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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, III, 3
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originale
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[3] Ita qui in maxima celebritate atque in oculis civium quondam vixerimus, nunc fugientes conspectum sceleratorum, quibus omnia redundant, abdimus nos quantum licet et saepe soli sumus. Sed quia sic ab hominibus doctis accepimus, non solum ex malis eligere minima oportere, sed etiam excerpere ex his ipsis, si quid inesset boni, propterea et otio fruor, non illo quidem, quo debeat is, qui quondam peperisset otium civitati, nec eam solitudinem languere patior, quam mihi adfert necessitas, non voluntas.
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traduzione
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3. Pertanto io, che vissi un tempo assai frequentemente in pubblico e sotto gli occhi dei cittadini, ora, fuggendo la vista degli sciagurati, dei quali ? pieno ogni luogo, mi nascondo quanto ? possibile e spesso sono solo. Ma poich? ho imparato dai filosofi non solo che tra i mali conviene scegliere i minori, ma anche trarre da essi stessi ci? che possono contenere di buono, perci? mi avvalgo di questa tranquillit? - non quella, in verit?, che dovrebbe avere un uomo che un tempo ha procurato la tranquillit? alla patria - e non mi lascio prostrare da quella solitudine che mi ? imposta dalla necessit?, non dalla mia volont
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